Un nuovo sistema di consulenza alla famiglia: la Diagnosi dei Rischi

Ecco le 3 INFORMAZIONI NASCOSTE da tenere sotto controllo se la sicurezza economica dei tuoi figli è una tua priorità

Sono così importanti? Per un genitore sì, perché queste informazioni ti aiuteranno a proteggere la tua famiglia da rischi economici senza ritorno.

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Caro genitore,

ci sono 3 semplici informazioni che possono farti capire se stai gestendo la tua economia familiare nel modo più sicuro per i tuoi figli.

Puoi considerare queste informazioni come un vero e proprio misuratore di pressione che ti indica se la tua salute finanziaria è in pericolo.

Sfortunatamente, queste informazioni sono anche “nascoste”.

Ma niente paura: sono nascoste in bella vista, e se sai dove cercare sono piuttosto facili da ottenere.

Nei prossimi paragrafi voglio mostrarti come trovarle.

Ma prima: come fanno delle semplici informazioni a essere così importanti?

Innanzitutto, è perché sono informazioni che riguardano il tuo lavoro, il tuo conto in banca, le tasse che paghi, la tua casa e tutto quanto hai guadagnato e accantonato fino a oggi.

Ma - anche e soprattutto - rispondono a una domanda fondamentale per qualunque famiglia di lavoratore, ovvero

Sono in grado di affrontare un vero imprevisto economico?

Cioè: quanto sei economicamente resistente? E quanto lo sono i tuoi figli e il tuo partner?

Immagino che questa domanda non ti sia nuova.

Se sei un genitore, infatti, il tuo è il non facile ruolo di “faro nella notte”.

Sei tu che devi indicare la rotta al tuo equipaggio, anche nelle notti buie e tempestose che inevitabilmente fanno parte della vita.

L’ultima cosa che vogliamo è che ai nostri figli manchi la terra sotto i piedi perché il destino ci ha svuotato il conto in banca e noi non sappiamo dove sbattere la testa.

Questo scenario, semplicemente, non deve avere la possibilità di avverarsi.

Le informazioni di cui sto per parlarti fanno precisamente in modo che sia così.

Non fraintendermi: non sto dicendo che tu sia un tipo imprudente o irresponsabile.

Tutt’altro: se stai leggendo questa pagina do per scontato che tu stia già facendo del tuo meglio per essere previdente.

Il problema è che, se sei come tutti i genitori che ho incontrato in oltre 14 anni di carriera, ti mancano nozioni indispensabili di gestione del rischio.

E siccome ciò che facciamo dipende da ciò che sappiamo, la quasi totalità di genitori italiani che accantona il famoso “cuscinetto per le emergenze” fa enormi errori di calcolo.

Nei prossimi paragrafi ti mostrerò come evitare questi errori di calcolo.

Ma prima ci tengo a chiarire una cosa: sai di chi è la colpa di questa situazione?

Ovviamente NON è certo tua. Come ho già detto, sono sicuro che hai sempre fatto del tuo meglio.

Né tantomeno è una mancanza di altri genitori, che sono forme di vita eroiche che crescono figli in un’epoca in cui farlo è sempre più difficile e dispendioso, sia in termini di soldi sia in termini di tempo.

La responsabilità di questa disinformazione, purtroppo, è mia.

Mia e della mia categoria professionale, che in decenni di pratiche commerciali miopi e orientate solo al breve termine ha promosso un’idea sbagliata e dannosa della protezione economica.

Per fare ammenda, quindi, negli ultimi due anni ho studiato e testato un sistema che può rimediare a questa grave mancanza.

E se te ne sto parlando è perché vorrei che tutti usassero questo sistema.

Questo sistema si chiama Diagnosi dei Rischi.

La Diagnosi dei Rischi è un modello di analisi familiare che ti fornisce tutte le informazioni necessarie per costruire un piano di emergenza solido in grado di resistere anche alle avversità più gravi.

Per spiegarti come funziona questo sistema e di quali informazioni sto parlando, però, devo prima presentarmi: mi chiamo Giacomo Chiani e di mestiere faccio l’assicuratore.

Ora, se ti chiedessi di dirmi in poche parole qual è il lavoro di un assicuratore, sono quasi certo che mi risponderesti qualcosa come “vendere polizze”.

E non avresti torto.

“Vendere polizze” è quello che fanno quasi tutti gli assicuratori, almeno nel nostro Paese (negli altri non saprei).

E per essere sincero, è quello che ho fatto anch’io fino a qualche tempo fa.

Ma sai cosa succede quando superi i trenta: ti guardi indietro per la prima volta, guardi ciò che hai realizzato e ti fai delle domande allo specchio del bagno, che è il luogo in cui nascono le domande esistenziali.

“Vendere polizze è veramente quello di cui hanno bisogno i miei clienti?” mi sono chiesto.

La risposta era scontata: no.

Perché le persone non hanno bisogno di “più polizze”.

Le persone hanno bisogno di sapere che, se mai un giorno capiterà di cadere, potranno rialzarsi e ricominciare.

E lo sai anche tu: nessuna polizza può darti questa consapevolezza.

Tutte le polizze, infatti, hanno esclusioni, limiti, sottolimiti e condizioni che ne limitano il potere.

Quindi sì, ho comprato una polizza: ma siamo sicuri che se mi succedesse quella certa cosa che è successa al mio collega l’estate scorsa questa polizza mi coprirebbe?

Come probabilmente sai già, più polizze non vuol dire per forza più tranquillità.

E in secondo luogo perché una polizza è soltanto un mattone.

Quando qualcuno vuole venderti la polizza del gatto, del mutuo, del capofamiglia, della casa o altro ancora, in realtà non ti sta vendendo “tranquillità”; ti sta vendendo un semplice mattone.

E tu non hai bisogno di un mattone: hai bisogno di una diga indistruttibile che ripari te, il tuo partner e i tuoi figli in caso di tsunami.

Questo è vero per tutti, naturalmente.

Ma è vero soprattutto per i genitori come te.

Perché un genitore non può permettersi di farsi travolgere dagli eventi, per quanto un evento possa essere violento.

Un genitore deve risollevarsi e continuare a trascinare avanti la sua squadra.

Per questo, tre anni fa, ho deciso che il mio mestiere non poteva più essere “vendere polizze”, ma doveva essere “costruire dighe”. In particolare, dighe per le famiglie con figli minori.

Perché proprio famiglie con figli minori?

Per due motivi.

Il primo è molto semplice e un po’ egoistico: le famiglie mi piacciono.

Sai, io fino a oggi non ho ancora avuto figli, ma ti confesso che è uno dei miei desideri più profondi e conto di averne al più presto.

Il secondo motivo è che, in un mondo in cui crescere figli è diventato sempre più dispendioso - e non solo in termini economici ma anche in termini di tempo - le famiglie sono quelle che hanno più bisogno di protezione economica.

Perché un imprevisto grave può distruggere i sogni e le speranze di un uomo o una donna; ma se colpisce un genitore, distrugge i sogni e le speranze di almeno due persone.

Per questo negli ultimi tre anni ho studiato e implementato la Diagnosi dei Rischi, un sistema di gestione dei pericoli economici dedicato ai genitori con figli minori.

Concretamente, la Diagnosi dei Rischi è un documento di analisi che ti mostra quali sono - e quanto grandi sono - le minacce che potrebbero mandare gambe all’aria i tuoi piani per i tuoi figli.

Il suo scopo non è vendere polizze: il suo scopo è quello di metterti in condizione di creare il tuo piano di protezione economica - la tua “diga” - in modo autonomo e consapevole.

Come ogni diga che si rispetti, un piano di protezione deve partire da uno studio, che poi diventa un progetto.

La Diagnosi dei Rischi è, in altre parole, uno studio della tua situazione che ha lo scopo di darti esattamente ciò che ti ho promesso all’inizio di questa pagina, ovvero…

LE 3 INFORMAZIONI PIÙ DETERMINANTI PER LA PROTEZIONE DEI FIGLI

Informazione n° 1: quali sono i rischi a cui tu e la tua famiglia siete esposti.

Se sei un genitore con figli piccoli, probabilmente i tuoi piani somigliano a quelli di qualunque genitore premuroso.

Dare ai tuoi figli un’istruzione di buon livello.

Mandarli al corso di nuoto, di pianoforte o di recitazione. O di magia, se è quello che vogliono. Insomma regalargli qualunque esperienza che possa arricchirli umanamente.

Oppure garantire loro cure mediche adeguate con tempistiche decenti.

E quando saranno più grandi, aiutarli a comprare casa o mettere su famiglia.

O magari, e non sarebbe affatto una sorpresa, un mix di tutte queste cose.

Un piano di protezione economica (e di investimento) inizia innanzitutto dall’identificazione delle minacce che possono impedirti di realizzare questi desideri.

Ti do una buona notizia: sono solo quattro:

  1. Perdita del reddito
    A meno che tu non viva di rendita (se è così questo servizio non fa per te), il denaro che guadagni ogni anno è la tua risorsa più importante. È ciò che alimenta il serbatoio dal quale attingi (o attingerai) quando i tuoi figli andranno al campus estivo, all’università, in gita scolastica. O semplicemente quando avranno bisogno di un pediatra che curi quella brutta tosse.
  2. Perdita dei beni
    Qui forse hai pensato ai ladri, o forse a un incendio che distrugge la tua casa e tutto quello che contiene. È corretto: i danni diretti sono la prima cosa che ci viene in mente quando pensiamo a proteggere il nostro patrimonio.
    Ma c’è qualcosa di più grave e definitivo rispetto a un danno che dopotutto rimane riparabile: le tue responsabilità.
    Tutti i cittadini adulti hanno delle responsabilità, sancite dalla legge, nei confronti della collettività. Se hai un’auto, hai delle responsabilità. Se hai una casa, o semplicemente ci abiti, hai delle responsabilità. Se hai dei figli (ovviamente) hai delle responsabilità. Se hai un’azienda, hai delle responsabilità.
    Di tutte queste responsabilità rispondi illimitatamente con tutto ciò che hai: la tua casa, la tua auto, la tua moto, il camper, tutti i risparmi che accantonerai in futuro possono andare in fumo in un battito di ciglia se inciampi nella responsabilità sbagliata senza conoscerla.
  3. Perdita del risparmio
    Ovvero svegliarci un giorno senza il denaro necessario per tirare avanti. Sai bene che la capacità di risparmiare è una competenza che, a differenza di trent’anni fa, oggi è indispensabile se vuoi avere un futuro tranquillo. In questi tempi incerti, la mancanza di pianificazione è ciò che mette a repentaglio la qualità della vita che avremo domani.
    Pianificare il risparmio significa metterlo dentro uno di questi tre contenitori:
    - Serbatoio per la quotidianità
    - Serbatoio per le grandi spese
    - Serbatoio per esigenze future
  4. Perdita dell’eredità
    Tutti noi abbiamo una “polizza vita naturale”: è tutto ciò che possediamo e abbiamo accantonato fino a oggi.
    Tu sei un genitore giovane, quindi la tua eredità è un pensiero che, giustamente, è ancora lontano.
    Ma sono sicuro che tu, OGGI, se dovessi venire a mancare vorresti che tutto il tuo patrimonio venga usato per crescere i tuoi figli. Se vuoi proteggere i tuoi figli, questo è un pensiero scontato.
    Purtroppo questo potrebbe non succedere: a seconda di come è fatta la tua famiglia, come è organizzato il tuo patrimonio e della tua storia personale, tutto ciò che possiedi potrebbe non andare a chi vorresti, o addirittura essere dannoso.

Non credo ci sia bisogno di dirlo: questi non sono gli unici rischi esistenti al mondo.

Ma sono gli unici rischi economici senza ritorno. Per questo, se rispondi per la sicurezza altrui, non puoi permetterti di fare finta che non esistano.

Basta una sola volta, e uno solo di questi rischi potrebbe causare la morte finanziaria non solo tua, ma anche della tua famiglia.

Motivo per cui, una volta identificati questi rischi, è indispensabile ottenere la seconda informazione:

Informazione n° 2: quanto sei esposto (o esposta) ai rischi senza ritorno

Oltre a vendere polizze a casaccio perché sì, il mondo assicurativo ha un altro brutto vizio: quello di venderti le polizze prima di sapere quanto rischi.

Se ci pensi, non succede in nessun altro ambito: il medico non ti prescrive le medicine prima di averti visitato o aver svolto le analisi. Un sarto non ti fa un vestito prima di averti preso le misure. L’ingegnere non costruisce un ponte prima di avere ispezionato il terreno.

Per qualche strano motivo, invece, quando si parla di prodotti finanziari l’abitudine è quella di vendere prodotti uguali per tutti.

Ma perché mai dovresti comprare prodotti di protezione senza prima calcolare quanto hai bisogno di proteggerti?

Questa tendenza ha una spiegazione molto semplice: quantificare la tua esposizione ai rischi richiede lavoro. Un lavoro diverso dal fare un preventivo. Un lavoro che richiede tempo e competenze.

Per esempio: magari sei un dipendente.

O magari sei un imprenditore.

O un medico, o un ingegnere, o una partita IVA.

E magari hai un figlio, o due figli, o cinque figli.

Magari sei sposata. O convivente. O divorziata. O separata.

In tutti questi casi, la tua esposizione ai rischi visti sopra sarebbe diversa: avresti un reddito diverso, responsabilità diverse, beni diversi, progetti di risparmio diversi E QUINDI avresti esposizioni al rischio diverse.

Ricordi che più sopra ti ho detto che queste informazioni riguardano il tuo lavoro, il tuo conto in banca, le tasse che paghi, la tua casa e tutto quanto hai guadagnato e accantonato fino a oggi?

Ecco: la tua esposizione al rischio dipende dalla proporzione di tutti questi fattori.

Per chi non vuole affidare la sua sicurezza economica a una sensazione (o magari a ciò che gli dice il cognato), ma su un progetto certo e soprattutto personalizzato, quantificare questi dati in modo preciso è importantissimo.

Questo è precisamente ciò che faremo sviluppando la tua personale Diagnosi dei Rischi: quantificheremo in modo preciso la tua esatta esposizione ai rischi visti sopra.

L’obiettivo di questa analisi è quello di ottenere la terza informazione:

Informazione n° 3: cosa ti serve

Probabilmente questa non è la prima volta che senti parlare di assicurazioni. Quindi saprai che l’elenco di polizze acquistabili è potenzialmente infinito.

C’è la polizza casa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni, la polizza vita, la polizza per la tutela legale, la polizza contro gli hacker, la polizza per il mutuo, il fondo pensione, il piano di accumulo e via così.

Di norma, i prodotti assicurativi vengono venduti così: ti vengono “proposti”.

“Fare proposte” è ciò che chiede di fare qualunque Compagnia.

E non c’è da stupirsi se a volte questo approccio funziona: come fai a dire a uno che ti vende “la polizza per il cancro” che non ti interessa?

Ma è proprio questo il problema: prese così, senza un contesto, tutte le polizze sembrano urgentissime e indispensabili.

Tutti abbiamo ansie e paure, e l’istinto di proteggersi di fronte all’ignoto è un istinto sacrosanto.

Ma l’ansia è una cattiva consigliera, la paura è una cattiva guida e l’istinto è un pessimo consulente finanziario.

E se poi al posto del cancro ti viene un infarto? E se ti capita un brutto infortunio? O ti capita qualche altra sciagura random? E se invece non ti capita niente?

Non si possono scegliere i mattoni della nostra sicurezza economica come dal menu di una pizzeria, andando “a gusto”.

Sarebbe una scommessa. E dopo la nostra salute fisica, la nostra salute finanziaria è una questione troppo importante per essere gestita con una scommessa.

Senza contare che le polizze, come ben saprai, non sono gratis: perché dovresti rischiare di pagare per qualcosa che non ti serve, o che non è adeguato alle tue reali esigenze?

Quindi: quelle che hai appena letto sono le informazioni che DEVI avere se provvedi alla tua famiglia.

C’è un solo problema: queste informazioni sono diverse per ciascuno di noi.

Variano in base alla nostra professione, ai nostri guadagni, alla nostra storia; ai nostri figli, alla loro età, alle loro aspirazioni; e al nostro partner, se c’è, perché i destini economici di una coppia sono profondamente intrecciati.

Per questo vanno analizzate in modo personalizzato, caso per caso.

Il risultato di questo lavoro di analisi è un fascicolo personalizzato in cui tutte queste informazioni sono messe in fila per mostrarti cosa devi proteggere e per quanto.

Questo è l’obiettivo ultimo di tutto questo lavoro, e tra poco ti mostrerò più nel dettaglio cosa contiene.

Ma prima permettimi di chiarire un aspetto piuttosto importante.

Viviamo nell’epoca della distrazione di massa, un’epoca in cui chiunque reclama la nostra attenzione. Siamo abituati a ottenere risposte istantanee a ogni nostro dubbio e domanda.

È perfettamente legittimo, lo capisco. Anzi, nella maggior parte dei casi questa velocità è positiva. Se si tratta di acquistare un cacciavite su Amazon o prenotare una camera su Booking, poter sbrigare la faccenda in meno di cinque minuti è un indubbio vantaggio.

Ma qui non stiamo parlando di un “preventivatore” o di qualche robot che ti manda via mail un pdf compilato automaticamente.

La Diagnosi dei Rischi è il risultato di un vero e proprio servizio di consulenza personale e personalizzata.

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È svolto da un esperto in materia di gestione del rischio - che sarei io o uno dei miei collaboratori che hanno studiato per questo - e si svolge in tre importanti passaggi:

  1. Raccolta informazioni
    Per capire quali sono i rischi a cui sei esposta o esposto devo prima conoscere nel dettaglio la tua situazione professionale, familiare e finanziaria. Per raccogliere questi dati mi servirà circa un’ora;
  2. Sviluppo della Diagnosi dei Rischi
    Grazie ai dati raccolti svilupperò la tua personale Diagnosi dei Rischi, un documento cartaceo che ti verrà spedito a casa entro dieci giorni lavorativi. Il tuo compito sarà quello di studiare questo documento;
  3. Discussione della Diagnosi dei Rischi
    L’ultimo step sarà discutere i contenuti della diagnosi per chiarire i dubbi e fare eventuali approfondimenti. Questa discussione sarà parte integrante della Diagnosi, importante tanto quanto le informazioni condivise.

Alla fine di questa analisi NON riceverai nessuna proposta commerciale, a meno che non sia tu a chiedermelo espressamente.

Come scrivevo più sopra, l’obiettivo di questo lavoro non è quello di venderti polizze, ma di darti informazioni preziose sui rischi a cui tu e la tua famiglia siete esposti.

Il mio mestiere è quello di aiutarti a proteggere i tuoi figli fino a quando avranno bisogno di te.

E questo mestiere si fa innanzitutto sviluppando consapevolezza dei rischi.

Non posso venderti protezione senza prima sapere esattamente cosa devi proteggere e per quanto.

Quindi questa Diagnosi dei Rischi non richiederà nessun acquisto da parte tua.

(D’altra parte può darsi che la tua Diagnosi dei Rischi non evidenzi nessun rischio rilevante per te.)

Se alla fine di questo percorso non vorrai comprare neanche una polizza - o non vorrai farlo da me - non dovrai darmi nessuna spiegazione. Né io proverò a convincerti del contrario.

Questo però non significa che non sia necessario impegno da parte tua: se pensi di “non avere tempo” o che “non ti interessi” scoprire e quantificare i tuoi rischi, allora non ti consiglio di iniziare questo percorso.

Se invece sei disposto a sacrificare un paio di puntate di Netflix per il bene dei tuoi figli, e dedicare a questo lavoro il tempo necessario, allora questo è il servizio che fa per te.

E non mi fraintendere: so benissimo che il tuo tempo, come quello di tutti, è molto prezioso. Se poi hai dei figli, ci sono buone probabilità che non sia proprio una delle tue risorse più abbondanti.

Per provarti che questa consulenza vale il tuo tempo e la tua attenzione, quindi, vorrei darti tre importanti garanzie.

La prima garanzia è che NON ti dirò cose che sai già.

Te lo dico perché so bene che è uno dei timori più comuni quando un assicuratore ti propone una “consulenza”: tu accetti, e il “consulente” parte a manetta con dei fastidiosi promemoria che ti ricordano la caducità della vita, l’imprevedibilità dei terremoti e l’esistenza degli incendi, per cui “faresti meglio ad assicurarti”.

In questo lavoro darò per scontato che tu sappia già che la sfortuna esiste e mi concentrerò su dati ben più concreti e di immediato interesse per te:

  • Quanti contributi hai messo da parte fino a oggi. Come probabilmente saprai, tutti i lavoratori versano contributi (all’INPS o alla propria cassa professionale). Sono soldi TUOI e sono TANTI soldi, che al momento probabilmente non stai nemmeno considerando;
  • Quanto i tuoi contributi si sono rivalutati nel tempo. Sapere quanti soldi hai nel tuo cassetto previdenziale ti permetterà di pianificare con cognizione di causa il tuo risparmio futuro;
  • A cosa servono questi contributi. Ecco un problema del nostro sistema previdenziale: paghi ogni anno migliaia di euro di contributi (o decine di migliaia) ma nessuno ti dice a cosa servono;
  • Se ci sono ammanchi previdenziali. Una delle conseguenze della mancanza di controllo su quello che fa l’INPS (o l’ENPAM, o INARCASSA, o la tua cassa professionale) è che se ci sono dei buchi contributivi lo scopriamo troppo tardi, quando non possiamo più fare niente. E questo significa meno soldi per te e per i tuoi figli;
  • Quanto ti darebbe lo Stato se dovessi avere un incidente o una brutta malattia. Ti ricordi che avevamo parlato di calcolare la tua esposizione al rischio? Ecco: le prestazioni che garantisce lo Stato sono importanti per capire quali protezioni hai già, e quindi quali protezioni ti servono;
  • Quanto darebbe lo Stato alla tua famiglia se malauguratamente dovessi venire a mancare. Immagino che non ci sia bisogno di spiegarti perché per una madre o un padre di famiglia questa informazione è fondamentale;
  • Quali sono le ottimizzazioni fiscali possibili. Ti stupirà sentirlo, ma moltissime persone pagano più tasse del dovuto a causa di un’errata organizzazione dei propri risparmi;
  • Il tuo patrimonio è un rischio per i tuoi figli? C’è questa convinzione diffusa - ma errata - che più si hanno soldi più la propria famiglia è protetta. Il che è vero in teoria, ma solo se si adotta un piccolo accorgimento (gratuito);
  • Se hai un’azienda: la famiglia dei tuoi soci rappresenta una minaccia per la vostra azienda? Anche in questo caso, dipende dalla tua (e dalla loro) situazione specifica;
  • Una stima realistica di quando andrai in pensione e soprattutto con quanto: ti prego di ignorare i calcolatori online, che forniscono agli utenti informazioni non solo sbagliate ma anche pericolose;
  • E altro ancora

La seconda garanzia è che questa consulenza sarà completamente GRATUITA se non sarà all’altezza delle tue aspettative

Sarebbe una vera e propria garanzia “soddisfatto o rimborsato” se non fosse che… non ci sarà nessun rimborso.

Infatti pagherai SOLO alla fine e SOLO SE riterrai utili le informazioni ottenute con la Diagnosi dei Rischi.

Questa garanzia verrà messa nero su bianco su un documento firmato da me.

La terza garanzia non te la offro io, ma l’autorevole rivista “Il Salvagente”

Il Salvagente è una rivista che per mission fa “test di laboratorio contro le truffe ai consumatori”, che ha collaborato anche con Striscia la Notizia.

La redazione del Salvagente ha sperimentato ed esaminato tutti i passaggi della Diagnosi dei Rischi e al termine delle sue verifiche ha dato il suo verdetto: la Diagnosi dei Rischi è un servizio sicuro.

Secondo il bollino di garanzia del Salvagente, insomma, la mia promessa è vera: se vuoi mettere al sicuro la prosperità economica della tua famiglia, le informazioni che trovi nella Diagnosi dei Rischi sono imprescindibili.

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Quanto costa la Diagnosi dei rischi?

Come ti ho già detto, se alla fine della consulenza mi dirai “Ne so quanto prima”, ti ringrazierò della tua sincerità, ti saluterò cordialmente senza un’ombra di rancore e non ti chiederò un centesimo.

Ma se, come credo, alla fine sarai contento o contenta del lavoro svolto, allora ti chiederò di remunerare il tempo e le competenze che avrai trovato utili:

150 € per una sola persona

200 € per tutto il nucleo familiare

Ma ecco il punto: acquistando la Diagnosi dei Rischi una volta, avrai una Diagnosi dei Rischi a vita.

Perché il fatto è che la tua Diagnosi dei Rischi dovrà essere costantemente aggiornata.

Con il tempo e la vita che va avanti, infatti, i rischi a cui siamo esposti cambiano.

Perché magari ti nasce un secondo o un terzo figlio.

Magari cambi lavoro.

Magari ricevi un’eredità.

O ti avventuri in un grosso investimento.

Questi e altri eventi modificano le nostre prospettive, e con esse le nostre esigenze di protezione.

In teoria, quindi, dovremmo rifare la tua Diagnosi dei Rischi almeno ogni due anni, per verificare se le tue protezioni sono ancora adeguate.

Ma ecco il punto: per me la Diagnosi dei Rischi è anche e soprattutto un modo per promuovere una cultura del risk management, che in Italia è ancora a un livello scarsissimo.

Nel nostro Paese, infatti, gestiamo i rischi come facevano i nostri nonni, che vivevano in un mondo in cui se aprivi una tabaccheria nel giro di tre anni potevi comprarti la casa al mare.

Il mio sogno è che la Diagnosi dei Rischi diventi la normalità, almeno per tutte le persone come te che hanno la responsabilità di proteggere e tenere al sicuro le future generazioni, che oggi più che mai sono una risorsa importantissima per la nazione.

E quindi ho interesse che diventi una tua abitudine, perché si sa: le abitudini sono “contagiose”.

Perciò ecco cosa ti propongo:

se dopo questa prima consulenza deciderai di diventare cliente della mia agenzia, avrai diritto a una Diagnosi dei Rischi ogni due anni per il resto della tua vita.

Consideralo il mio modo di ringraziarti per avermi dato fiducia in questa fase di lancio di questo innovativo servizio.

E ora permettimi di tirare le somme di quanto ti ho detto.

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Ricapitolando

Se hai figli che nutri e vesti con il tuo lavoro, sicuramente hai bisogno di proteggere i frutti di questo lavoro.

La Diagnosi dei Rischi è un sistema studiato per evidenziare, in modo chiaro e senza irritanti tecnicismi, quali sono tutti i rischi che possono gettare una famiglia in una crisi economica senza ritorno.

Grazie alla Diagnosi dei Rischi, quindi, potrai:

  • Evidenziare quali sono i rischi a maggiore impatto per la tua famiglia.
  • Capire come li stai gestendo ora, e quali sono le opzioni che hai a disposizione (che magari stai ignorando)
  • Scegliere come proteggerti non passivamente - ovvero in base a ciò che ti viene proposto - ma attivamente - ovvero cercando le soluzioni di cui hai bisogno

Inoltre, la Diagnosi dei Rischi ti permetterà di avere informazioni che 99 lavoratori su 100 scoprono quando ormai è troppo tardi per modificare qualcosa:

  • Quanti contributi hai versato nel corso della tua carriera lavorativa e come si sono rivalutati
  • Quali sono le assicurazioni pubbliche che stai pagando profumatamente ma che non sai nemmeno di avere
  • Come proteggere i tuoi figli e il tuo partner, se ne hai uno, senza spendere un centesimo, ovvero con le risorse che hai già ma che magari non hai organizzato in maniera efficiente
  • Come ottenere più soldi per il futuro
  • Come far pagare allo Stato una parte delle tue protezioni private.

In breve, otterrai tutte le informazioni che fanno la differenza tra il gestire la tua sicurezza “a naso” - come cioè farebbe qualsiasi ventenne che deve ancora imparare a stare al mondo - e farlo con un processo sicuro e collaudato, finalizzato all’analisi la tua situazione personale.

Insomma, se ti interessa mettere al sicuro la tua famiglia ORA, compila il form di seguito inserendo nome e mail: io o un mio consulente ti ricontatteremo entro un giorno lavorativo per iniziare il percorso verso la tua sicurezza economica.

A presto.

Giacomo Chiani

P.S. Prima di lasciarti ci tengo a ribadire un punto fondamentale: la Diagnosi dei Rischi NON conterrà preventivi.

Nel fascicolo personalizzato che riceverai direttamente a casa tua troverai informazioni che si nascondono nel tuo estratto conto INPS, nel registro del catasto e nelle leggi che regolano il tuo patrimonio.

Lo scopo di questa Diagnosi è quello di darti elementi per renderti autonomo nella scelta (o nella non-scelta) dell’assicurazione che TU riterrai migliore. Non sarai in nessun modo obbligato o obbligata ad acquistare i miei prodotti assicurativi, e io non ti farò nessuna proposta commerciale se non me lo chiederai.

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